Le vittime del fumo raddoppieranno entro il 2020
L'analisi di un gruppo di ricercatori indica che il numero delle vittime annuali
del tabagismo raddoppierà passando entro il 2020 a 10 milioni, o a una cifra
ancora maggiore. La proiezione potrebbe essere anche inferiore ai dati
effettivi. Un sondaggio internazionale tra i ragazzi dai 13 ai 15 anni ha
infatti rivelato un aumento inaspettato del vizio tra le giovani donne, una
forte diffusione dell'esposizione al fumo passivo e l'uso di altri derivati del
tabacco. L'effetto del tabagismo sul numero di decessi mondiali potrebbe essere
superiore a qualsiasi previsione, ha dichiarato C. Warren (Centro per la
profilassi e la prevenzione delle malattie, Atlanta). Se non si agisce in fretta
il tasso di mortalità non potrà che aumentare, ha dichiarato Warren. Il
rilevamento mondiale sul tabagismo nei giovani, denominato GYTS (Global Youth
Tobacco Survey), che ha interessato 750. 000 adolescenti in 131 paesi,
realizzato da Warren e dalla sua equipe, ha riscontrato che circa il 9% degli
studenti erano fumatori e che circa l'11% faceva uso di altri derivati del
tabacco quali tabacco da masticare, sigari e tabacco per pipe ad acqua. Il
rilevamento ha inoltre messo in luce la contrazione della distanza tra il numero
di fumatori maschi e femmine. Le ricerche precedenti indicavano che la
probabilità di cadere vittima del tabagismo era quattro volte superiore nei
ragazzi rispetto alle ragazze ma, con il rilevamento GYTS, la cifra è maggiore
di appena 2,3 volte e, in alcuni paesi, la differenza tra i sessi in questo
ambito è addirittura inesistente. Il fumo tra le ragazze adolescenti è la
peggior notizia che potessimo ricevere, ha dichiarato Warren; è indice che si
sta verificando un grande cambiamento le cui caratteristiche sono assai diverse
da ciò che osserviamo tra le donne adulte. Lo studio ha rivelato che
l'esposizione al fumo passivo avviene per il 40% degli studenti intervistati a
casa e per il 50% nei luoghi pubblici. Il fumo è la principale causa di morte
evitabile. Accresce il rischio di attacco cardiaco e di ictus, di problemi
respiratori e di cancro al polmone o di altro tipo. Warren ha dichiarato che i
risultati potrebbero venire inclusi nelle future proiezioni sulle morti per
tabagismo. Ha inoltre esortato a moltiplicare gli sforzi per impedire che gli
adolescenti cadano preda del fumo. In un altro studio, i ricercatori della
University of Minnesota School of Public Health di Minneapolis hanno lanciato
l'allarme su un probabile incremento del tabagismo tra i bambini in India. Dopo
avere intervistato 11. 642 studenti in 32 scuole indiane, gli scienziati hanno
riscontrato che i ragazzi tra gli 11 e i 12 anni avevano una probabilità quattro
volte maggiore di diventare tabagisti rispetto a quelli di 13-14. Questo dato è
inusuale e potrebbe indicare una nuova ondata di tabagismo nelle aree urbane
dell'India che richiede una conferma e un intervento precoce, ha concluso lo
studio.
Novità contro il vizio del fumo
Secondo i risultati di una recente ricerca, i fumatori potrebbero riuscire ad
abbandonare il loro vizio grazie ad alcune tecniche particolari basate sul
condizionamento mentale. Uno studio condotto su 71 fumatori ha evidenziato che
chi ha seguito una terapia speciale basata sulla visualizzazione di immagini ha
conseguito un tasso di astinenza dal fumo, dopo due anni, pari al doppio di
quello raggiunto dai fumatori che hanno seguito solo terapie di supporto
standard. La tecnica si basa sul raggiungimento graduale di uno stato di
rilassamento muscolare, accompagnato da esercizi di respirazione; a questo
punto, i soggetti sono guidati a visualizzare se stessi in perfetta forma,
mentre eseguono attività specifiche (esercizio fisico, mangiare) senza fumare.
Questo metodo sembra funzionare bene almeno per una parte dei soggetti
sottoposti allo studio: il gruppo che ha seguito questa tecnica dopo due anni
aveva una percentuale di astinenza dal fumo del 26%, contro il 12% ottenuto dal
gruppo di confronto. Secondo l'autrice dello studio, C.A. Wynd, benché la
maggior parte dei fumatori non abbia perso il vizio del fumo, i risultati
ottenuti dai soggetti che hanno seguito la terapia di visualizzazione sono
sicuramente incoraggianti. Wynd puntualizza che purtroppo, in generale, nel
campo delle tecniche seguite per aiutare i fumatori a smettere, la strada da
percorrere è ancora lunga. Questo tipo di tecnica è già stata utilizzata per il
trattamento di diversi stati patologici (come cefalea e artrite reumatoide), ma
anche per incoraggiare le persone a intraprendere abitudini di vita più sane.
Secondo Wynd, probabilmente l'immaginazione influisce sui processi cerebrali con
modalità analoghe a quanto avviene per gli avvenimenti della vita reale. I
soggetti che hanno partecipato allo studio sono stati guidati in questa tecnica
sia presso i centri specializzati, sia a casa, con l'ausilio di videocassette.
Inoltre, tutti i fumatori hanno comunque partecipato a sessioni di supporto
antifumo più tradizionali. Wynd comunque puntualizza che questo tipo di tecnica
non funziona per tutti i fumatori. Il motivo per cui alcuni risultino refrattari
al metodo non è stato però individuato.